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«C’è qualcosa di ingiusto se lei è ancora viva oggi. Essere malata non è una scusa
le avrei staccato la spina io stesso.» (Lou Reed, I Believe, 1990)
Assurta alle cronache mondiali come la pazza che sparò ad Andy Warhol e ricordata nel tempo solo per questa ragione, Valerie Solanas fu invece una figura cruciale della controcultura degli anni ’60, frequentatrice del Greenwich Village e della… (Leggi tutto)
«C’è qualcosa di ingiusto se lei è ancora viva oggi. Essere malata non è una scusa
le avrei staccato la spina io stesso.» (Lou Reed, I Believe, 1990)
Assurta alle cronache mondiali come la pazza che sparò ad Andy Warhol e ricordata nel tempo solo per questa ragione, Valerie Solanas fu invece una figura cruciale della controcultura degli anni Sessanta, frequentatrice del Greenwich Village e della Factory. Lesbica dichiarata, icona del femminismo radicale, è l’autrice del celebre SCUM Manifesto che è tornato alla ribalta nel mondo anglossassone, oggetto di rinnovato interesse da parte dei nuovi femminismi radicali e dei queer studies.
La sua opera è invece ancora poco conosciuta al pubblico italiano e Trilogia SCUM colma questa lacuna, presentando per la prima volta a livello mondiale gli scritti di Solanas – il celebre Manifesto SCUM in una nuova traduzione italiana basata sul testo integrale rivisto dall’autrice nel 1977 e due inediti, l’atto unico Up Your Ass (In culo a te) e il racconto Come conquistare la classe agiata. Prontuario per fanciulle – raccolti in un unico volume arricchito da un solido apparato critico.
Composta prima del risveglio della seconda ondata femminista degli anni Settanta, a cui ha fornito un impulso decisivo, e prima della rivolta di Stonewall e della nascita del movimento LGBTI e queer, l’opera di Solanas rivela tutta la sua straordinaria attualità.
Un umorismo cinico, incendiario, a tratti sconcertante, si dispiega in una pratica di scrittura che sfugge a facili classificazioni letterarie e apre invece uno squarcio sulla “fogna” da cui la scrittrice fa recapitare il proprio messaggio. La sua verve polemica anticipa temi dibattuti ancora oggi, tra i quali l’uso della tecnologia (inclusa quella riproduttiva), l’esclusione delle donne dalla cultura, dall’arte, dalla scienza e dalle risorse economiche, il lavoro domestico non retribuito delle donne, il sessismo psichiatrico e la critica radicale all’eterosessualità obbligatoria.
Non c’è gentilezza ma qualcosa d’indomabile nella scrittura di Solanas, che continua a emergere dalla “fogna” nella quale viene respinto: è il desiderio di rispondere all’oppressione costituendosi come soggetto politico e scardinando il presente ordine sociale. La sua è una visione utopica e apocalittica insieme, è una risata sprezzante, beffarda, sarcastica, che si leva dal luogo dell’abiezione nel quale la società l’ha relegata in quanto soggetto non normato e “fuori controllo”.
«La Solanas si è presa l’incomodo di odiare gli uomini, è da questo stress che le deriva la lucidità su di loro.» (Carla Lonzi, “Mito della proposta culturale”, 1978)
Anno | 2017 |
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Numero Pagine | N.D |
ISBN | 9788868993276 EPUB |
Codice prodotto | EDGT144769 |
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