Ragion pastorale, ragion di stato

Viella Libreria Editrice - 2011

 12,99

L’allevamento è stato a lungo un elemento di grande rilevanza, ma relativamente poco studiato, delle campagne italiane di antico regime.
Attorno alle greggi e alle mandrie, solo di rado rinchiuse in ovili e stalle, molto più spesso vaganti o transumanti, si sono costruiti saperi, interessi, percezioni, un universo sociale, normativo ed istituzionale di straordinaria complessità.(leggi tutto)

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L’allevamento è stato a lungo un elemento di grande rilevanza, ma relativamente poco studiato, delle campagne italiane di antico regime.
Attorno alle greggi e alle mandrie, solo di rado rinchiuse in ovili e stalle, molto più spesso vaganti o transumanti, si sono costruiti saperi, interessi, percezioni, un universo sociale, normativo ed istituzionale di straordinaria complessità. Animali e pastori hanno per secoli attraversato, e talora turbato, confini politici e simbolici, possessi attentamente sorvegliati e rivendicati; a volte hanno prodotto pesanti apparati giurisdizionali, piegando lo spazio umanizzato in forme apparentemente spurie. Ne sono derivate forme acute di conflittualità, che hanno investito poteri centrali e locali, rimescolando gruppi, identità e gerarchie sociali, diritti e privilegi.
Attraverso studi di caso tratti dal mondo della produzione animale, questo libro cerca di rileggere aspetti non secondari della configurazione dei poteri dell’Italia di età moderna.

Anno

2011

Numero Pagine

225

ISBN

9788883345319 PDF

Codice prodotto

EDGT4766

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