L’amico ritrovato

Le Monde di Parigi: “Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania… Tra i romanzi più belli che si possano raccomandare ai lettori, dai dodici anni in su. Senza esitazione”. Le Monde

“Tutto ciò che sapevo, allora, era che sarebbe diventato mio amico”
Germania, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. Uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Riuscirà a non essere spezzata dalla Storia?
Racconto di straordinaria finezza e suggestione, L’amico ritrovato è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in tutto il mondo con unanime, travolgente successo di pubblico e critica. “Un’opera letteraria rara”, lo ha definito George Steiner sul “New Yorker”. “Un capolavoro”, ha scritto Arthur Koestler nell’introduzione all’edizione inglese del 1976. “Un libro che assilla la memoria… una gemma”, “Un racconto magistrale”, hanno fatto eco The Sunday Express e The Financial Times di Londra.

Fred Uhlman non era uno scrittore di professione, era invece avvocato e pittore.

Uhlman nasce nel 1901 a Stoccarda, dopo la prima guerra mondiale, intraprende gli studi in legge a Friburgo, Monaco di Baviera e Tubinga e, nel 1925, si laurea in legge. Tuttavia, a causa dell’insediamento nazista, nel 1933 è costretto ad abbandonare per sempre il suo lavoro in legge.
Così a causa del crescente antisemitismo, Uhlman prende la decisione di fuggire dalla Germania e si trasferisce in Francia, dove prova a guadagnarsi da vivere come pittore. Nel 1935, in Spagna, incontra la sua futura moglie, la studentessa inglese Diana Croft, figlia di un barone. Nel 1936 si trasferisce in Inghilterra, dove si stabilisce con Diana.
Nel giugno del 1940, circa nove mesi dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Uhlman, insieme a migliaia di stranieri originari di paesi nemici, è confinato per sei mesi dal governo britannico sull’Isola di Man.

Nel 1971 pubblica la sua opera più famosa di scrittore: il romanzo breve L’amico ritrovato. Inizia così la cosiddetta Trilogia del ritorno, che comprende anche Un’anima non vile e Niente resurrezioni, per favore. Pubblica infine l’opera autobiografica Storia di un uomo.

Decidendo di non fare mai più ritorno in patria, trascorre gli ultimi anni della sua vita a Londra.