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Nelle tragedie di Sofocle si contemperano la chiarezza dell’analisi razionale e la percezione delle oscure forze che le sfuggono, la lucida consapevolezza dell’infelicità umana e il senso della dignità della sofferenza. La rappresentazione di Edipo ha conosciuto nei secoli una fortuna che va al di là dei motivi puramente letterari ed è diventata una delle chiavi della scoperta delle forze inconsce della psiche… (leggi tutto)
Nelle tragedie di Sofocle si contemperano la chiarezza dell’analisi razionale e la percezione delle oscure forze che le sfuggono, la lucida consapevolezza dell’infelicità umana e il senso della dignità della sofferenza.
La rappresentazione di Edipo ha conosciuto nei secoli una fortuna che va al di là dei motivi puramente letterari ed è diventata una delle chiavi della scoperta delle forze inconsce della psiche.
I casi del re di Tebe – inconsapevole assassino del proprio padre e sposo della propria madre – e della sua discendenza ammoniscono che nell’agire umano è sempre presente un limite; ma insegnano anche che l’uomo resta comunque protagonista della propria vita. Ed è proprio la dualità della natura umana, tesa all’estatica visione della divinità ma coinvolta nelle dolorose piaghe dell’esistenza, a costituire il nucleo di questi tre testi fondamentali del teatro classico.
Le tragedie “tebane” risalgono a momenti diversi della vita di Sofocle: Antigone, l’episodio conclusivo, è stata scritta per prima, nel 442; Edipo Re è di poco anteriore al 425; mentre Edipo a Colono è l’ultima opera, rappresentata postuma nel 401.
Anno | 2010 |
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Numero Pagine | 178 |
ISBN | 9788811131830 EPUB |
Codice prodotto | EDGT1273 |
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