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La Terracina medievale, “città di frontiera”, era al centro delle relazioni tra il Regno di Napoli e Roma. La posizione sul mare, il porto e il dinamismo dei ceti sociali la misero in stretto contatto con altre città marinare del Mediterraneo.(leggi tutto)
La Terracina medievale, “città di frontiera”, era al centro delle relazioni tra il Regno di Napoli e Roma. La posizione sul mare, il porto e il dinamismo dei ceti sociali la misero in stretto contatto con altre città marinare del Mediterraneo. Aperta a mercanti e marinai, con una popolazione che fino al XIV secolo continuò a crescere, acquisì una fisionomia peculiare e complessa, che incise sull’evoluzione sociale e sulle dinamiche delle sue istituzioni. A questo si affiancava il rapporto con l’entroterra, caratterizzato da pascoli, raccolta del legname e allevamento del pesce, ma anche, nelle più limitate zone fertili, dalla notevole estensione delle terre coltivate a vigneto.
Con il consolidarsi dello Stato della Chiesa Terracina vide crescere il valore della sua posizione ed assunse nuovi ruoli direzionali e di controllo del territorio, ma fu anche oggetto delle mire degli Angioini e dei Genovesi, e costretta a subire la diretta ingerenza pontificia per evitare quella delle famiglie baronali circostanti.
Anno | 2011 |
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Numero Pagine | 417 |
ISBN | 9788883345791 PDF |
Codice prodotto | EDGT5405 |
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