Oltre le città

Viella Libreria Editrice - 2011

 15,99

Città e contado sono i termini di un binomio cruciale non solo nella storiografia, ma anche nella riflessione che la cultura italiana ha prodotto sul passato nazionale, cercando nel medioevo le radici dei più durevoli assetti politici del paese. Mentre però la città viene assunta, lo scrisse già Carlo Cattaneo, come il “«principio ideale delle istorie italiane», il mondo rurale è stato in genere ridotto a terreno di conquista per l’economia, la civiltà, i poteri urbani.(leggi tutto)

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Città e contado sono i termini di un binomio cruciale non solo nella storiografia, ma anche nella riflessione che la cultura italiana ha prodotto sul passato nazionale, cercando nel medioevo le radici dei più durevoli assetti politici del paese. Mentre però la città viene assunta, lo scrisse già Carlo Cattaneo, come il “«principio ideale delle istorie italiane», il mondo rurale è stato in genere ridotto a terreno di conquista per l’economia, la civiltà, i poteri urbani.
Il libro pone in questione questa consolidata distribuzione dei ruoli, innanzitutto ripercorrendo il dibattito storiografico su questa problematica, e poi ridefinendo il contenuto della stessa identità cittadina: non un’incrollabile autocoscienza collettiva, bensì una faticosa costruzione, drasticamente appannatasi in certi luoghi e in particolari frangenti.
L’analisi si spinge allora oltre le mura delle città. Il contado non fu, infatti, fra Tre e Quattrocento, lo sfondo inerte del dinamismo urbano, ma una realtà differenziata, popolata dai nuclei del potere signorile, villaggi e borghi economicamente floridi, capaci di entrare in concorrenza con i disegni egemonici delle città e dotati di culture politiche proprie.

Anno

2011

Numero Pagine

225

ISBN

9788883345869 PDF

Codice prodotto

EDGT5440

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