Nessun uomo politico del Novecento ha inciso più di Mussolini sulla memoria storica e sull’immaginario, privato e pubblico, degli italiani, condizionando negativamente il loro legame con il passato. Il rapporto di Mussolini con l’identità italiana sembra essere, ancora oggi, tutt’altro che pacifico e risolto, sebbene siano trascorsi più di cinquant’anni dalla sua morte e si viva in un clima nel quale le divisioni del dopoguerra sono andate via via smorzandosi.(leggi tutto)
Descrizione
Informazioni aggiuntive
Recensioni (0)
Nessun uomo politico del Novecento ha inciso più di Mussolini sulla memoria storica e sull’immaginario, privato e pubblico, degli italiani, condizionando negativamente il loro legame con il passato. Il rapporto di Mussolini con l’identità italiana sembra essere, ancora oggi, tutt’altro che pacifico e risolto, sebbene siano trascorsi più di cinquant’anni dalla sua morte e si viva in un clima nel quale le divisioni del dopoguerra sono andate via via smorzandosi. Ma quali rapporti ha realmente intrattenuto il capo del fascismo con l’identità storico-culturale italiana e con il carattere nazionale? Ne è stato una tragica sublimazione o una radicale negazione? Ha rappresentato, come spesso si è sostenuto, la manifestazione di un destino tipicamente italiano? Figlio del fabbro, tiranno sanguinario, piccolo borghese frustrato, capopopolo carismatico, Uomo della Provvidenza, traditore di ogni causa, amante focoso e virile, nuovo Cesare: così tanto diverse sono le espressioni del mito e dell’antimito di Mussolini. Il volume prende le mosse proprio dalle molteplici e contraddittorie immagini, depositate e stratificate nel sottosuolo della nostra memoria collettiva, cercando di valutare l’azione e la figura di Mussolini su un piano rigorosamente storico, allargato al contesto europeo. Mussolini è anche l’erede di culture politiche, di tradizioni ideologiche e di correnti ideali profondamente radicate nella storia politica di questo secolo; una personalità forgiatasi nelle trincee e nello spirito della guerra, un politico rivoluzionario animato da un sogno di potenza nazionale e dall’utopistica ambizione di rifare gli uomini e la storia, il fondatore, con il fascismo, di una vera e propria religione secolare: l’interprete cioè di un’epoca unica e irripetibile la cui ricostruzione va sottratta al ricatto delle opposte memorie.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.