Le scritture della modernità

Liguori Editore - 2007

 11,99

Nella nuova Italia gli scrittori ricercano nelle architetture complesse del teatro della parola la propria precaria libertà. Francesco De Sanctis è l’esploratore disincantato che nelle magiche e dimenticate contrade del Sud o nelle aule parlamentari combatte per affermare l’assoluta fedeltà nella “nuova scienza”, unico antidoto contro la corruttela e l’atonia intellettuale del “sottosuolo” italiano.(leggi tutto)

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Nella nuova Italia gli scrittori ricercano nelle architetture complesse del teatro della parola la propria precaria libertà. Francesco De Sanctis è l’esploratore disincantato che nelle magiche e dimenticate contrade del Sud o nelle aule parlamentari combatte per affermare l’assoluta fedeltà nella “nuova scienza”, unico antidoto contro la corruttela e l’atonia intellettuale del “sottosuolo” italiano. Salvatore Di Giacomo svela “con occhi chiusi e sognanti” i suoi fantasmi in una Napoli “disonorata” dai mutamenti urbanistici e sconvolta dalla scomparsa dell’antico. La sua poesia riesce a non considerare mai le cose che sono state umane “nature morte”. Guido Dorso indica i motivi delle “occasioni storiche” mancate dalla società meridionale con la passione e il rigore del Machiavelli dell’Albergaccio. In un insieme composito, a più trame, si definiscono i caratteri di scritture dalla tessitura drammatica, che raccontano l’inquietudine della coscienza nel labirinto della modernità.

Anno

2007

Numero Pagine

272

ISBN

9788820741686 PDF

Codice prodotto

EDGT4933

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