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Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell’organizzazione della cosiddetta “soluzione finale”, fu catturato in un sobborgo di Buenos Aires l’11 maggio 1960, e fu processato nel 1961 a Gerusalemme, per aver commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista.
Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del “New Yorker”. Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo… (leggi tutto)
Otto Adolf Eichmann, uno dei comandanti delle SS responsabili dell’organizzazione della cosiddetta “soluzione finale”, fu catturato in un sobborgo di Buenos Aires l’11 maggio 1960, e fu processato nel 1961 a Gerusalemme, per aver commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista.
Hannah Arendt assistette al processo come inviata del “New Yorker”. Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt “banale”, e ” tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la “grandezza” dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano”.
Anno | 2013 |
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Numero Pagine | 320 |
ISBN | 9788858823750 EPUB |
Codice prodotto | EDGT74989 |
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