I sociologi e lo spazio letterario

Liguori Editore - 2003

 6,99

Un filo sotterraneo e continuo unisce nel corso del ’900 i classici della sociologia, anche molto diversi tra loro: è l’interesse per la letteratura. Da Weber a Lukács, da Simmel a Benjamin sino a Elias e Luhmann, lo studio e l’utilizzo degli immaginari letterari diviene strumento fondamentale di analisi e conoscenza del sociale.(leggi tutto)

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Un filo sotterraneo e continuo unisce nel corso del ’900 i classici della sociologia, anche molto diversi tra loro: è l’interesse per la letteratura. Da Weber a Lukács, da Simmel a Benjamin sino a Elias e Luhmann, lo studio e l’utilizzo degli immaginari letterari diviene strumento fondamentale di analisi e conoscenza del sociale. Dai primi anni ’60 su questa linea di ricerca si innesta l’apporto degli studiosi delle comunicazioni di massa (in primo luogo McLuhan) e dell’industria culturale (soprattutto Morin). Lo sguardo su un patrimonio teorico così ricco e vario (necessariamente da storicizzare e relazionare a posizioni e realtà culturali spesso molto distanti tra loro) consente di ripercorrere il progresso degli studi sociologici da un punto di vista nuovo e porta ad interrogarsi su questioni di carattere più generale riguardanti il senso stesso delle esperienze letterarie, artistiche e culturali del secolo appena trascorso. Permette inoltre di rintracciare i segni di un nuovo interesse (e da parte delle discipline più svariate: sociologia e massmediologia innanzitutto, naturalmente, ma anche filosofia, sociologia della conoscenza, studi politici, ecc.) verso lo spazio letterario, come momento cruciale di meditazione, sperimentazione, creazione di identità.

Anno

2003

Numero Pagine

144

ISBN

9788820743321 PDF

Codice prodotto

EDGT6440

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