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Modello dell’afflato divino percepito come fremito nelle grotte, secondo alcuni miti il profetizzare di sibille e sacerdotesse formò in uno musica e poesia rivivendo in ogni nuova esecuzione (rapsodia). Furori e armonie, accoppiamento dissennato o suprema conciliazione di conoscenza, rappresentano incarnazioni diverse del sapere e dell’intuire, e spiegano le ragioni dell’ordine universale superando un insanabile contrasto.(leggi tutto)
Modello dell’afflato divino percepito come fremito nelle grotte, secondo alcuni miti il profetizzare di sibille e sacerdotesse formò in uno musica e poesia rivivendo in ogni nuova esecuzione (rapsodia). Furori e armonie, accoppiamento dissennato o suprema conciliazione di conoscenza, rappresentano incarnazioni diverse del sapere e dell’intuire, e spiegano le ragioni dell’ordine universale superando un insanabile contrasto. Lo studio della musica antica tra Cinquecento e Settecento ne configura i quesiti nel segno dell’enciclopedia e della polimatia (varia erudizione, poetologia, alchimia, filosofia naturale), evoca ma non esaurisce temi di dibattito o di conflitto che impegnano ambienti italiani e centri eruditi del nord. Accostando fonti di estrazione diversa, eccentriche o ancora inusuali, e riportandole a coeve teorie musicali, il volume integra i precedenti nel ricostruire il nesso genetico tra ermeneutica e storiografia musicale.
Anno | 2009 |
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Numero Pagine | 856 |
ISBN | 9788820749477 PDF |
Codice prodotto | EDGT5765 |
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