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I primi commenti editi sul nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza hanno costantemente evidenziato il prodursi di una vera e propria “frattura” tra la disciplina dei reati fallimentari, rimasta nel corso del tempo essenzialmente invariata, eccezion fatta per alcune isolate modifiche o aggiunte normative 1, e la “base” civilistica di tali fattispecie sanzionatorie, costituita dalla disciplina delle procedure concorsuali, che è già stata modificata a partire dal 2005 ed infine organicamente riformata con il d.lgs.(leggi tutto)
I primi commenti editi sul nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza hanno costantemente evidenziato il prodursi di una vera e propria “frattura” tra la disciplina dei reati fallimentari, rimasta nel corso del tempo essenzialmente invariata, eccezion fatta per alcune isolate modifiche o aggiunte normative 1, e la “base” civilistica di tali fattispecie sanzionatorie, costituita dalla disciplina delle procedure concorsuali, che è già stata modificata a partire dal 2005 ed infine organicamente riformata con il d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 2, già oggetto dell’autorevole presentazione di Stefania Pacchi. I primi incisivi interventi di modifica del r.d. n. 267/1942 (attuati nel biennio 2005/2006) avevano immediatamente determinato uno stato di asimmetria tra la disciplina civilistica e il coté punitivo del diritto fallimentare, a fronte del quale autorevole dottrina penalistica non aveva mancato di criticare gli effetti “distonici” della mancata riforma organica del versante penale 3. Da allora la situazione non è mutata ed il d.lgs. n. 14/2019 rappresenta l’ultima conferma in ordine di tempo di questa censurabile metodologia della novellazione.
Anno | 2021 |
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Numero Pagine | N.D. |
ISBN | 9788892193222 PDF |
Codice prodotto | EDGT269500 |
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