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Aggiungendo nuovi studi nell’ambito di ricerche protratte per più di 30 anni, Giuseppe A. Camerino documenta in modo capillare e sistematico le fasi cruciali dell’ardua conquista del verso e, più in generale, del linguaggio della tragedia in Vittorio Alfieri, il quale seppe ricavare dalle premesse classicistiche del suo secolo e dalla sua stessa formazione letteraria e dalla lezione degli auctores – a cominciare da Virgilio, Seneca e Dante – motivi e significati originalissimi.(leggi tutto)
Aggiungendo nuovi studi nell’ambito di ricerche protratte per più di 30 anni, Giuseppe A. Camerino documenta in modo capillare e sistematico le fasi cruciali dell’ardua conquista del verso e, più in generale, del linguaggio della tragedia in Vittorio Alfieri, il quale seppe ricavare dalle premesse classicistiche del suo secolo e dalla sua stessa formazione letteraria e dalla lezione degli auctores – a cominciare da Virgilio, Seneca e Dante – motivi e significati originalissimi. Lo studioso li fa emergere seguendo spesso vie inesplorate, attraverso l’esegesi testuale, che include l’esame delle varianti, quello delle ragioni metriche e di radicale rifondazione del linguaggio tragico, che pure connotano il rapporto di Alfieri con la musica e col gusto musicale del suo tempo, quello delle fasi e delle funzioni diversificate delle traduzioni da lui eseguite dai latini e dai greci e gli aspetti legati alla complessa definizione di una incomparabile poetica tragica.
Anno | 2006 |
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Numero Pagine | 392 |
ISBN | 9788820745738 PDF |
Codice prodotto | EDGT5047 |
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