Tutti tranne me

Una coscienza inquieta, un’anima tormentata preda della paura della rabbia e dell’incapacità di vivere. È lei la protagonista di questi racconti. Incarna personaggi dissimili fra loro per sesso, età, estrazione sociale. La si può intravedere sotto le apparenze più disparate: assume le forme di un giovane spostato in perenne conflitto con il padre, o quelle di un pescatore incapace di lasciare l’isola dove è nato, o ancora quelle di un ragazzo che rifiuta la propria omosessualità; la ritroviamo in un uomo incapace di superare il trauma di un brutto incidente, chiuso nella propria rabbia, ma è anche in un dispotico e cinico colonnello, e in un uomo di successo che vuole sfuggire alle proprie emozioni; Otto esistenze che si concludono in modo violento, otto esistenze dominate dalle stesse emozioni.
Nell’ultimo racconto, infine, l’anima verrà messa di fronte alla sua paura più profonda, quella che non è mai riuscita ad abbandonare.