Sul rancore

Guaraldi - 2018

 10,99

Si dice che il rancore sia lo stato affettivo dominante del nostro tempo: l’individuo sperimenta sempre di più un senso di avversione verso gli altri che, nella sua prospettiva, appare come la logica e naturale reazione ad un torto che egli è convinto di aver ricevuto con l’intenzione deliberata e malevola di mortificarlo.
L’azione di rivalsa nei confronti del presunto offensore è tuttavia tendenzialmente inibita, generando un assetto mentale stabile e compatto, in prevalenza inconscio, che lo obbliga a restare in perenne contatto con il proprio “oggetto” interno.(Leggi tutto)

Descrizione
Informazioni aggiuntive
Recensioni (0)

Si dice che il rancore sia lo stato affettivo dominante del nostro tempo: l’individuo sperimenta sempre di più un senso di avversione verso gli altri che, nella sua prospettiva, appare come la logica e naturale reazione ad un torto che egli è convinto di aver ricevuto con l’intenzione deliberata e malevola di mortificarlo.
L’azione di rivalsa nei confronti del presunto offensore è tuttavia tendenzialmente inibita, generando un assetto mentale stabile e compatto, in prevalenza inconscio, che lo obbliga a restare in perenne contatto con il proprio “oggetto” interno.
In questa sua ricerca, Cesare Secchi – noto al grande pubblico per il ciclopico lavoro dedicato a Cinema e Follia – prende in esame lo stato d’animo designato appunto come “rancore”, a partire da quattro storie cliniche nelle quali vergogna e invidia sembra assumano un ruolo importante.
Il blocco della risposta di rivalsa determina la stabilità di questa condizione affettiva “malata” e inibisce appunto quei possibili esiti del rancore – cioè la vendetta, il distacco parziale, o il perdono – che consentirebbero al soggetto di uscire dallo schema di assunzione cronica del proprio veleno interno consentendogli di ristrutturarsi tanto nel proprio mondo interno quanto nelle sue relazioni personali.

Anno

2018

Numero Pagine

263

ISBN

9788869273957 PDF

Codice prodotto

EDGT170003

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Sul rancore”