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Il racconto cinematografico è una categoria letteraria che si muove incerta e indefinita, anche temporalmente, tra l’appartenenza tematica alle storie di cinema, in cui si narra di attori e registi come personaggi di un nuovo universo fittizio, e la presenza di tecniche narrative in cui la penna si muove come una macchina da presa.In questo saggio l’autore ricostruisce per la prima volta il percorso di un cinema mentale che abita la letteratura del Novecento, dove la pagina diventa lo spazio di uno schermo inventato.(leggi tutto)
Il racconto cinematografico è una categoria letteraria che si muove incerta e indefinita, anche temporalmente, tra l’appartenenza tematica alle storie di cinema, in cui si narra di attori e registi come personaggi di un nuovo universo fittizio, e la presenza di tecniche narrative in cui la penna si muove come una macchina da presa.In questo saggio l’autore ricostruisce per la prima volta il percorso di un cinema mentale che abita la letteratura del Novecento, dove la pagina diventa lo spazio di uno schermo inventato. Gli scrittori interessati da questa prospettiva (da De Amicis a Delmore Schwartz, da Nabokov a Manuel Puig) coprono l’arco dell’intero ventesimo secolo, e si muovono in un contesto transnazionale di cui il cinema interpreta la memoria, tanto individuale quanto collettiva. Anzi, proprio nell’incontro fra il ricordo e la sua riformulazione, la scrittura del Novecento scopre un suo modo di essere cinematografica. Nei testi che danno forma a questo percorso il lettore troverà allusioni e riferimenti al proprio bagaglio d’esperienza in sala, in un dialogo con lo schermo che non sembra conoscere pause, anche in un’era post-cinema, come la nostra potrebbe già definirsi.
Anno | 2007 |
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Numero Pagine | 184 |
ISBN | 9788820744472 PDF |
Codice prodotto | EDGT5003 |
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