L’affare umano

Meltemi Editore

 9,99

L’affare umano. Al di là della paura di morire
Nato dallo sviluppo di alcuni appunti presi a proposito di Cyril e Samantha, due personaggi del film Il ragazzo con la bicicletta (2011), questo volume muove da una profonda preoccupazione filosofica, che attanaglia l’essere umano: come accettare la morte di Dio senza abbandonarsi a consolazioni e fedi sostitutive?
Divenuti orfani dell’amore divino, come affrontare l’umana paura di morire senza negare la nostra condizione mortale e senza rifiutare il mondo e l’altro da sé?… (Leggi tutto)

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L’affare umano. Al di là della paura di morire
Nato dallo sviluppo di alcuni appunti presi a proposito di Cyril e Samantha, due personaggi del film Il ragazzo con la bicicletta (2011), questo volume muove da una profonda preoccupazione filosofica, che attanaglia l’essere umano: come accettare la morte di Dio senza abbandonarsi a consolazioni e fedi sostitutive?
Divenuti orfani dell’amore divino, come affrontare l’umana paura di morire senza negare la nostra condizione mortale e senza rifiutare il mondo e l’altro da sé?
In L’affare umano la risposta di Luc Dardenne a queste domande esistenziali passa per il riconoscimento del ruolo essenziale che svolge l’amore incondizionato e assoluto di ogni figura materna nei confronti del nuovo nato; amore grazie al quale l’essere umano, superando la paura di morire, si apre alla vita e all’altro da sé, fino a sviluppare la capacità di empatizzare con la sofferenza del prossimo come base necessaria di ogni società etica.
In questo contesto, l’arte non può che farsi portatrice di un’istanza profondamente umanistica: esprimere la sofferenza umana e, al contempo, la gioia d’essere al mondo.

Dall’Introduzione di  L’affare umano

“Lo sguardo cinico non è quello più profondo”.

Il 12 gennaio 2006, Luc Dardenne annotava quanto segue nel suo diario: “Ormai molto tempo fa. Ero seduto davanti a lui, il mio professore. Avevo parlato, lui mi aveva ascoltato. Mi guardava in silenzio, dava un tiro alla sigaretta… Mi disse: ‘Perché persevera nel pensare l’essere umano a partire dalla sua utopia e non dal suo deficit?’. Domanda sulla quale rimugino da trent’anni”1. Un passaggio del presente volume, tradotto per la prima volta in italiano, fornisce forse una risposta a questa domanda sulla quale, per sua stessa ammissione, Luc Dardenne ha riflettuto così a lungo: “lo sguardo cinico non è quello più profondo”2. Ciò significa che il male non è né un destino ineluttabile, né la verità ultima dell’essere umano, né tantomeno la conseguenza necessaria di determinate condizioni storico-sociali, ma una possibilità che può o non può verificarsi. È attorno a questa possibilità che ruotano non solo i film di finzione dei fratelli Dardenne, caratterizzati da uno sguardo profondamente umanista ed etico, ma anche le riflessioni contenute nel presente saggio.

Anno

2024

Numero Pagine

N.D

ISBN

9791256150922 EPUB

Codice prodotto

EDGT441078

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