“Non sempre il trapasso dall’essere al sapere ha luogo, e magari non è neanche una rovina, giacché il mondo può funzionare, nella maggior parte dei casi, in assenza di pensiero e in balìa di supercazzole”
Perché ci sono così tanti bicorni e nessun unicorno, se un corno è più semplice di due? Heidegger raccomandava ai suoi uditori di accostarsi a quella immensa e candida supercazzola che è lo Zarathustra con la stessa dedizione e pensosità riservata ai trattati aristotelici. Ferraris avanza analoga richiesta per unicorni, bicorni, ornitorinchi, e per la supercazzola vera e propria, quella di Tognazzi in Amici miei.(leggi tutto)
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“Non sempre il trapasso dall’essere al sapere ha luogo, e magari non è neanche una rovina, giacché il mondo può funzionare, nella maggior parte dei casi, in assenza di pensiero e in balìa di supercazzole”
Perché ci sono così tanti bicorni e nessun unicorno, se un corno è più semplice di due? Heidegger raccomandava ai suoi uditori di accostarsi a quella immensa e candida supercazzola che è lo Zarathustra con la stessa dedizione e pensosità riservata ai trattati aristotelici. Ferraris avanza analoga richiesta per unicorni, bicorni, ornitorinchi, e per la supercazzola vera e propria, quella di Tognazzi in Amici miei. Margini o briciole di filosofia, queste entità minori riservano più scoperte che Essere, Nulla e Divenire.
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