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Il libro è sorretto dall’idea di costeggiare l’impasto originario di parole e cose proprio della lingua materna, accettandone anche gli sconfinamenti nella follia, i varchi aperti sull’invisibile. Nella rischiosa vicinanza fra reale e irreale, scommettiamo sull’irreale come risorsa, come apertura di un passaggio attraverso cui possa fluire altro da ciò che è già dato, normalizzato, prescritto.(leggi tutto)
Il libro è sorretto dall’idea di costeggiare l’impasto originario di parole e cose proprio della lingua materna, accettandone anche gli sconfinamenti nella follia, i varchi aperti sull’invisibile. Nella rischiosa vicinanza fra reale e irreale, scommettiamo sull’irreale come risorsa, come apertura di un passaggio attraverso cui possa fluire altro da ciò che è già dato, normalizzato, prescritto. La possibilità di immaginare altrimenti, di smuovere il reale da una fissità mortifera, impermeabile ai desideri soggettivi, è qualcosa di cui fare tesoro, se si vuole stare vicini al senso nascente delle cose, alla loro apertura ad altro. Ci siamo interrogate sulle contraddizioni del presente, su che cosa sta cambiando sia nelle nostre teste sia nella dimensione pubblica. Dare ospitalità a ciò che, in noi e fuori di noi, preme per venire al mondo, l’abbiamo sentito come un gesto politico.
Anno | 2009 |
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Numero Pagine | 144 |
ISBN | 9788820747671 PDF |
Codice prodotto | EDGT4838 |
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