Il mito dell’interiorità

Bollati Boringhieri - 2011

 9,49

Negli ultimi trent’anni è cambiata l’antropologia di base delle scienze umane. L’immagine dell’uomo ha dovuto fare i conti con un nuovo naturalismo, che ha portato a compimento il processo di decentramento della soggettività iniziato con Copernico e Galileo e proseguito con Darwin e Freud.(Leggi tutto)

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Negli ultimi trent’anni è cambiata l’antropologia di base delle scienze umane. L’immagine dell’uomo ha dovuto fare i conti con un nuovo naturalismo, che ha portato a compimento il processo di decentramento della soggettività iniziato con Copernico e Galileo e proseguito con Darwin e Freud. Un presupposto metodologico che era stato dato per autoevidente, quello dell’assoluta diversità della natura umana rispetto a quella animale, è andato definitivamente in frantumi. In questo quadro, la psicologia scientifica è giunta a risultati talora apparentemente paradossali. La psicologia intuitiva – ci spiega questo libro – è come l’astronomia intuitiva: come siamo inclini a credere che il Sole giri intorno alla Terra e che la Terra stia al centro dell’universo, così anche l’autocoscienza umana viene presa intuitivamente come un dato primario. E ormai non è più sufficiente a correggere questa ingenuità il ricorso all’inconscio di Freud. In panni da antimaestro illuminista, Giovanni Jervis scandaglia qui senza dogmatismi le complessità della «scienza della mente», esplorando alcuni temi all’intersezione di psicologia e filosofia: l’inconscio, la coscienza, l’identità, l’io, la persona. Un’esplorazione che ci svela i miti, i riti e le retoriche dell’interiorità.

Anno

2011

Numero Pagine

305

ISBN

9788833970660 EPUB
9788833980669 PDF

Codice prodotto

EDGT6188

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