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“Il Gattopardo nella Ddr iniziò con un colpo di fulmine e presto diventò un chiodo fisso.”
È il 1960: le due Germanie sono già da tempo divise e il regime socialista della Ddr, per cui l’Occidente rappresenta un’enorme minaccia, si appresta a costruire il Muro di Berlino. (Leggi tutto)
Il Gattopardo a guardia del Muro. Storia di un giallo letterario nella Germania socialista
“Il Gattopardo nella Ddr iniziò con un colpo di fulmine e presto diventò un chiodo fisso.”
È il 1960: le due Germanie sono già da tempo divise e il regime socialista della Ddr, per cui l’Occidente rappresenta un’enorme minaccia, si appresta a costruire il Muro di Berlino. In questo clima di rigidità politica e culturale, in cui si analizza ogni azione, scelta e comportamento per verificarne la coerenza con l’ortodossia socialista, un libro arriva come un alieno e varca la cortina di ferro che sta per calare definitivamente sulla Ddr.
È Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, romanzo della decadenza di una famiglia aristocratica, già oggetto di una ricezione controversa in Italia, dove non gli sono stati risparmiati attacchi violenti dagli intellettuali della sinistra più ortodossa. Ma, contro ogni pronostico, il romanzo supera la rigida prassi che guida le scelte editoriali della Germania Est, giungendo addirittura a presentarsi come simbolo del nuovo corso socialista.
Artefice e primo motore di questa pubblicazione irrituale è Alfred Kurella, capo della Commissione Cultura e braccio destro di Walter Ulbricht, capo di Stato della Repubblica Democratica Tedesca.
Muovendosi tra le insidie incrociate delle procedure e dei sospetti di eresia ideologica, fra argomentazioni fantasiose, critiche internazionali e infiniti imprevisti burocratici, Kurella si fa paladino di un libro che per lui è un vero colpo di fulmine. Attraverso materiale d’archivio, testimonianze dirette e documenti finora mai tradotti, prende vita un’avvincente ricostruzione storica che si legge come un’indagine poliziesca. Un prezioso tassello nella storia di uno dei più grandi capolavori della letteratura italiana del Novecento.
“Il Gattopardo assolutamente no!” Ne avevano scritto in tanti, troppi. Al primo colpo Don Fabrizio, Tancredi e Angelica si presentavano decisamente inadatti a una tesi di dottorato, a una ricerca originale. E poi, quanto significativo avrebbe potuto essere il romanzo di un principe defunto nell’affollato e variegato panorama della letteratura italiana pubblicata nella Repubblica Democratica Tedesca (Ddr)? C’era una miriade di titoli tra cui scegliere, in realtà, molti di più di quanti si potesse immaginare. E mentre Dante si mescolava a Collodi, Pasolini a Malaparte, tra Gina Lollobrigida ed Elsa Morante, Eduardo De Filippo e Goldoni, insomma tra conferme e sorprese, nomi scontati e meno noti, autori consacrati dal Pci e altri in più o meno aperto dissenso col partito o addirittura a suo tempo annoverati tra i fascisti, era un’impresa trovare quello giusto.
Anno | 2024 |
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Numero Pagine | 256 |
ISBN | 9788858861387 EPUB |
Codice prodotto | EDGT450893 |
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