I beni dei migranti

Autori Vari
Viella Libreria Editrice

 16,99

Il libro intende far luce sugli effetti della mobilità, della migrazione e dell’esilio sulle proprietà dei soggetti coinvolti, tanto nel Paese di origine quanto in quello di arrivo. Si propone inoltre di delineare un quadro delle forme di gestione della ricchezza a distanza, comprendendo sia le proprietà rurali che quelle urbane, i piccoli patrimoni delle famiglie contadine e le grandi fortune bancarie e industriali… (Leggi tutto)

Descrizione
Informazioni aggiuntive
Recensioni (0)

I beni dei migranti
Patrimoni e mobilità nel lungo Ottocento in Italia

Il libro intende far luce sugli effetti della mobilità, della migrazione e dell’esilio sulle proprietà dei soggetti coinvolti, tanto nel Paese di origine quanto in quello di arrivo. Si propone inoltre di delineare un quadro delle forme di gestione della ricchezza a distanza, comprendendo sia le proprietà rurali che quelle urbane, i piccoli patrimoni delle famiglie contadine e le grandi fortune bancarie e industriali. Il lungo periodo consente di studiare alcune pratiche di gestione patrimoniale – procure matrimoniali, nomina di uomini di fiducia, e via dicendo – senza limitare la prospettiva al periodo della grande emigrazione di fine secolo, tenendo così conto degli effetti patrimoniali della mobilità nell’Italia preunitaria.

Attraverso punti di vista multipli, I beni dei migranti vuole dare nuovo respiro allo studio degli strumenti di conservazione e amministrazione del patrimonio, interrogandosi su cosa implichi la mobilità in termini di adattamento e innovazione amministrativa e legale, nonché di pratiche e accordi sub-legali.

Indagata dalla storiografia moderna, la questione dei beni posseduti dagli stranieri nel paese di accoglienza durante l’Ottocento è al centro di libri recenti che hanno evidenziato da un lato la moltiplicazione, nel corso del secolo, di trattati bilaterali che riconoscono ai cittadini di uno Stato il diritto di possedere beni in un paese diverso da quello di cui sono originari, e dall’altro la vulnerabilità del diritto di proprietà concesso agli stranieri, in particolari in tempo di guerra.  Parallelamente, il rinnovamento degli studi sugli esuli politici dell’Ottocento evidenzia il posto nei percorsi degli esuli che occupano i beni – immobili e mobili – collocati nel paese che si vedono costretti di abbandonare.  La questione delle confische e dei sequestri ha in particolare fornito una prospettiva originale sugli esili politici in epoca risorgimentale.

Anno

2024

Numero Pagine

241

ISBN

9791254696484 PDF

Codice prodotto

EDGT453669

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “I beni dei migranti”