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La storia delle donne nelle istituzioni rappresentative è una storia di minoranze. Riguarda un numero ristretto di donne ma è tutt’altro che trascurabile, anzi costituisce un valido osservatorio per approfondire sia la definizione della rappresentanza – e più in generale la parità di genere – sia scelte, responsabilità e pratiche politiche… (Leggi tutto)
Donne protagoniste nelle istituzioni della Repubblica
La storia delle donne nelle istituzioni rappresentative è una storia di minoranze. Riguarda un numero ristretto di donne ma è tutt’altro che trascurabile, anzi costituisce un valido osservatorio per approfondire sia la definizione della rappresentanza – e più in generale la parità di genere – sia scelte, responsabilità e pratiche politiche. Da questa stessa prospettiva è possibile esaminare i processi di costruzione della leadership femminile.
Donne protagoniste nelle istituzioni della Repubblica muove dalle più accreditate acquisizioni degli studi storici e indaga sulle biografie politiche di significative protagoniste, sul rapporto tra donne, istituzioni, movimenti, rappresentanza e sulle rappresentazioni di genere nello spazio pubblico con attenzione alla toponomastica e alla produzione digitale.
Alle origini di un mancato incontro
La storia politica delle donne può anche essere storia istituzionale? così nel 1985 Maria Salvati intitolava il suo saggio introduttivo a un fascicolo di «Rivista di storia contemporanea» di carattere storiografico, una sorta di bilancio propositivo su questioni e metodi. La domanda poteva suonare quasi provocatoria nel campo dei Women’s Studies in cui regnava la convinzione sulla insanabile distanza tra donne e istituzioni. Perlustrando questo importante nodo politico e storiografico, Maria Salvati, sottolineandone la centralità, suggeriva possibili sviluppi tematici e metodologici:
il tema del rapporto donne-istituzioni, in particolare nel passaggio storico alla società contemporanea, rappresenta una tappa importante nella ricerca di un nesso tra storia sociale e storia “politica” delle donne: ciò significa affrontare
da una parte la storia dei movimenti emancipazionisti – rimasta in Italia, dopo il lavoro pionieristico di F. Pieroni Bortolotti, praticamente ignota –, dall’altra temi generali che coinvolgono la vita di tutti i cittadini del nuovo stato amministrativo e che sono stati abbandonati finora ai giuristi, quali appunto la legislazione sociale, l’accesso al voto, la regolamentazione amministrativa e poliziesca, il ruolo della magistratura.
Anno | 2024 |
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Numero Pagine | 281 |
ISBN | 9791254696507 PDF |
Codice prodotto | EDGT453668 |
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